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Il sogno diventa futuro | Il cortometraggio integrale


La storia della nostra Banca

Un progetto cinematografico di Moscacieca Produzioni che racconta le origini della NOSTRA Banca nata nel 1903 dall’intuizione di Don Epimenio Giannico, ispiratore e fondatore della Cassa Rurale Cattolica di Depositi e Prestiti “S. Francesco d’Assisi” di Atessa, l’attuale Bcc Abruzzi e Molise.
 
Don Epimenio aveva un chiodo fisso in testa: in un contesto dilaniato dalla povertà e dal mostro insaziabile dell’usura, doveva trovare il modo concreto di aiutare gli ultimi e riscattare il proprio territorio, grazie al lavoro dei contadini e degli artigiani.
 
Fu mandato in Veneto, ad un congresso eucaristico, dove conobbe la realtà delle Casse Rurali del Nord. 

Si informò, studiò e comprese che la banca poteva essere la svolta, a livello morale ed economico. 

Così si mise all’opera, chiamò a raccolta altri 3 sacerdoti (don Luigi Carunchio, don Salvatore Marra, don Guglielmo De Ritis) e alcuni personaggi di Atessa per coinvolgerli nell’idea e, dopo le iniziali difficoltà, riuscì a convincerli che la banca fondata sui valori di “MUTUALITA’, SOLIDARIETA’ e COOPERAZIONE”, avrebbe rappresentato la risposta alle esigenze del territorio diventando il propulsore di sviluppo sociale, morale ed economico. 

L’azione di Don Epimenio era rivolta al FUTURO DEI NOSTRI FIGLI, convinto che UNA TERRA ABBANDONATA NON CI AVREBBE PERDONATO e che alla base del PROGRESSO doveva esserci il CORAGGIO DI CREDERCI, grazie alla FIDUCIA degli uni con gli altri, sulle orme di San Francesco che fece una scelta di LIBERTA’ .
 
Così nacque la prima Cassa Rurale in Abruzzo ed oggi il sogno di Don Epimenio è diventato futuro. 

La Banca, dopo 120 anni, è cresciuta, si è evoluta, è diventata solida, custodisce l’impronta iniziale a servizio di chi vive e lavora nel territorio abruzzese e molisano.

Il messaggio dell’opera di Don Epimenio è più che mai attuale: l’amore per i poveri lo ha spinto a inventare forme intelligenti di carità, che dessero all’indigente l’aiuto necessario per uscire progressivamente dalla condizione di miseria e di dipendenza con dignità e responsabilità. 

È stato anticipatore di quella via della cooperazione e di solidarietà della dottrina sociale della Chiesa.